Salvo De Luca

Alla fine ha vinto la piu’ brava e la piu’ piccolina. Marzia Spina si è aggiudicata la seconda edizione di “Primestelle”, il festival per cantanti emergenti. Dopo averli ascoltati per un’intera stagione su Primaradio,ieri i 10 finalisti si sono dati battaglia all’ultima nota nella splendida cornice di Parco Villa Pantelleria Alla fine ha vinto Marzia, 1,50 di altezza ma con una voce straordinaria, che è riuscita ad emozionare la platea e i giurati con la canzone “Il terzo fuochista” cantata da Tosca al Festival di Sanremo nel 2007. Oltre al trofeo, Marzia avrà la possibilità di registrare una canzone inedita in uno studio discografico di Palermo. Secondo, per pochi punti di distacco, Fabio Girgenti con “Soli a metà” mentre al terzo posto si sono piazzati i promettenti Medea con il brano inedito “Basterà”. Oltre ai cantanti in gara si sono esibiti I “Merce Fresca”, Brigida Cacciatore direttamente da Amici di Maria De Filippi e i Goold. Non c’è stata solo musica durante la finale di Primestelle, condotta in maniera impeccabile da Salvo De Luca (nella foto con la vincitrice), tanti, infatti, gli ospiti che si sono alternati sul palco di Villa Pantelleria. Il pubblico ha potuto ammirare la bellezza tutta siciliana di Claudia Russo che rappresenterà l’Italia al concorso di bellezza Miss Mondo (forse la ricorderemo più per l’aspetto fisico che non per i suoi discorsi), ha riso con il cabaret di Tony Carbone e Totò Borgese e si è fatta trasportare dai ritmi latini dei ballerini della scuola di ballo “Salsa de luxe dance company”. Infine, occorre sottolineare l’intento benefico dell’intera serata. L’incasso è stato interamente devoluto all’associazione Anio Onlus, che si occupa di raccogliere fondi da destinare alla ricerca per combattere le malattie ossee. “Con pochi soldi ma con tanta volontà siamo riusciti ad organizzare questa serata. – Ha dichiarato De Luca – “Primestelle” può rappresentare un buon trampolino di lancio per i giovani siciliani che si vogliono affermare nel mondo dello spettacolo”. De Luca però si è voluto togliere il classico sassolino dalla scarpa. “Mi è dispiaciuto che le istituzioni siano state assenti. Mi auguro – ha proseguito – che il prossimo anno il Comune ci dia una mano”